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#7 Scatto

Terminato il lockdown, riparte anche la preziosa attività di barbieri e parrucchieri.

Mestiere antico il loro: già nell’antico Egitto il barbiere gode di grande reputazione, in Grecia la professione è molto popolare e i negozi sono luoghi d’incontro e conversazione su temi filosofici e politici. A Roma il “tonsor” taglia barba e capelli e si occupa delle acconciature. Un saggio ci è fornito dalla fotografia di Damaso D’Elia che ritrae una testa romana in marmo conservata ad Aquileia. Come spiegato dalla ricercatrice Alessandra Didonè, che ha studiato le fotografie archeologiche aquileiesi conservate in Fototeca, la figura presenta la tipica acconciatura della seconda epoca traianea, esemplata dai ritratti di Marciana e Matidia, rispettivamente sorella e nipote di Traiano.

Damaso D’Elia Testa romana in marmo del Museo d’Aquileia, ante 1897, F17261

Nel Medioevo, i barbieri ampliano le loro funzioni praticando salassi e rimuovendo denti. Nel XVIII secolo i professionisti delle acconciature si dedicano soprattutto alla realizzazione di parrucche alla moda. Ma, dopo la Rivoluzione Francese, le capigliature posticce sono dismesse e ridiventa abitudine popolare acconciare i capelli naturali.

Si tratta di una professione che non conosce confini, come conferma il positivo realizzato dal fotografo sloveno Krijstian Pajer del barbiere di Alessandria d’Egitto di fine Ottocento che richiede la collaborazione del cliente per sorreggere la bacinella.

Kristijan Pajer, Barbiere arabo, [1864], F25943, dono Maria Piacere, 1940

A Trieste, le ottocentesche carte de visite descrivono le acconciature femminili che sfoggiano capelli divisi al centro e tirati dietro le orecchie. Dopo il 1860 entrano in scena i bigodini per ottenere ricci e onde, come nella fotografia realizzata dai famosi ritrattisti veneziani i fratelli Vianelli.

Fratelli Vianelli, Alessandrina Marziai Lazovich, [1861], F005517
Nei primi anni del Novecento, la clientela triestina dispone di un’ampia scelta di barbieri e parrucchieri. Il Gran Salone Parigino di Toilette Luigi Lamia, in via Torrente 10, attuale via Carducci, propone abbonamenti alla Toiletta e assicura la disinfezione dei rasoi – quale attualità- oltre a un servizio inappuntabile e diligente.
Pubblicità Luigi Lamia, in Guida generale di Trieste, 1902

Una foto conservata in archivio immortala un elegante barbiere triestino mentre rade un cliente seduto su un’antica poltrona girevole in legno. Lo aiuta un giovane garzone con in mano un catino in ferrosmalto e l’asciugamano sul braccio. Alle pareti si notano pubblicità di spettacoli, negozi e case di cura, mentre spazzole, pennelli e fialette giacciono come inedite nature morte, a disposizione del barbiere.

Interno di bottega di barbiere a Trieste, 1913, F034517
Se le complesse acconciature da geisha con spilloni, pettini e fiocchi ornamentali sono documentate in Fototeca nei preziosi album giapponesi di inizio Novecento, Adriano de Rota ci restituisce le raffinate acconciature anni Cinquanta caratterizzate da capelli ondulati, riccioli scolpiti, spesso biondo platino, ornati con fermagli gioiello e tiare.

Geishe, [1900?], F230822 in Album giapponese, dono Pepeu, 2016
Adriano de Rota, Acconciature anni 50, CMSA RO3
Adriano de Rota, Acconciature anni 50, CMSA RO4

Lo studio fotografico Universalfoto ci racconta gli anni Sessanta. Nel 1962, mentre a Firenze si svolge la Sagra del Bigodino, il sindaco Franzil accoglie a Trieste, in piscina, la Manifestazione internazionale di acconciatura femminile.

Universalfoto, Manifestazione internazionale di acconciatura femminile, 11.11.1962, F224434
E poi come non ricordare che nel ventesimo secolo, già nei primi viaggi transoceanici, sulle navi di linea si fornisce ai passeggeri il servizio dei barbieri? Giornalfoto immortala le eleganti signore che partecipano alle serate mondane sull’acqua con una testa inappuntabile.

Giornalfoto, Italia, Sudafrica: Motonave Africa, 1953 F128692

Ulteriori notizie sui fotografi sono disponibili nella sezione “Fotografi in Fototeca”

🖥 In smart working, prosegue l’aggiornamento del sito della Fototeca disponibile all’indirizzo: fototecatrieste.it, in particolare, le sezioni “Fotografi in Fototeca” e “Percorsi visivi”.

E se vi siete persi le pillole precedenti potete recuperarle nella sezione “Pillole fotografiche”

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