Terminato il lockdown, riparte anche la preziosa attività di barbieri e parrucchieri.
Mestiere antico il loro: già nell’antico Egitto il barbiere gode di grande reputazione, in Grecia la professione è molto popolare e i negozi sono luoghi d’incontro e conversazione su temi filosofici e politici. A Roma il “tonsor” taglia barba e capelli e si occupa delle acconciature. Un saggio ci è fornito dalla fotografia di Damaso D’Elia che ritrae una testa romana in marmo conservata ad Aquileia. Come spiegato dalla ricercatrice Alessandra Didonè, che ha studiato le fotografie archeologiche aquileiesi conservate in Fototeca, la figura presenta la tipica acconciatura della seconda epoca traianea, esemplata dai ritratti di Marciana e Matidia, rispettivamente sorella e nipote di Traiano.
Nel Medioevo, i barbieri ampliano le loro funzioni praticando salassi e rimuovendo denti. Nel XVIII secolo i professionisti delle acconciature si dedicano soprattutto alla realizzazione di parrucche alla moda. Ma, dopo la Rivoluzione Francese, le capigliature posticce sono dismesse e ridiventa abitudine popolare acconciare i capelli naturali.
Si tratta di una professione che non conosce confini, come conferma il positivo realizzato dal fotografo sloveno Krijstian Pajer del barbiere di Alessandria d’Egitto di fine Ottocento che richiede la collaborazione del cliente per sorreggere la bacinella.
A Trieste, le ottocentesche carte de visite descrivono le acconciature femminili che sfoggiano capelli divisi al centro e tirati dietro le orecchie. Dopo il 1860 entrano in scena i bigodini per ottenere ricci e onde, come nella fotografia realizzata dai famosi ritrattisti veneziani i fratelli Vianelli.
Una foto conservata in archivio immortala un elegante barbiere triestino mentre rade un cliente seduto su un’antica poltrona girevole in legno. Lo aiuta un giovane garzone con in mano un catino in ferrosmalto e l’asciugamano sul braccio. Alle pareti si notano pubblicità di spettacoli, negozi e case di cura, mentre spazzole, pennelli e fialette giacciono come inedite nature morte, a disposizione del barbiere.
Lo studio fotografico Universalfoto ci racconta gli anni Sessanta. Nel 1962, mentre a Firenze si svolge la Sagra del Bigodino, il sindaco Franzil accoglie a Trieste, in piscina, la Manifestazione internazionale di acconciatura femminile.
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