Anche quest’anno scolastico, pur tra mille difficoltà, si è concluso e gli esami di maturità sono già iniziati. L’estate, anche se accompagnata da qualche incertezza metereologica, è scoppiata e le vacanze, con le necessarie precauzioni, ci attendono.
Gli archivi di famiglia depositati nella nostra Fototeca costituiscono un serbatoio privilegiato per narrare quello che Magris definisce l’infinito viaggiare. Una narrazione che, iniziata con il Grand Tour, passa attraverso il turismo d’élite fino alla villeggiatura di massa degli anni del boom economico.
Dall’archivio Berlam proviene la foto che descrive la colonia di villeggianti triestini a Chiusaforte nel 1880 con Giovanni Berlam e l’albergatore Pesamosca.
Mentre la famiglia Basilio al completo è immortalata nella villa di Grignano dal fotografo della Fototeca Pietro Opiglia nel 1913.
Nell’archivio donato da Gabriella Pippan Barduzzi, le lastre degli anni Trenta del secolo scorso raccontano i momenti di svago alle Grotte di Postumia, i bagni ad Abbazia o a Grado.
Ancora, nell’archivio di Nadia Bassanese viene immortalata l’estate assolata con i pic nic famigliari a Pinguente.
Mentre l’archivio di Francesco Pepeu spazia dal paesaggio di Trafoi, perpetuato nell’album del fotografo Leo Baehrendt, alle foto scattate durante un viaggio in India compiuto nel 1925.
Ma anche nell’archivio de Rota si trova traccia delle brevi fughe da Trieste con la figlia Marisa a Venezia con la classica cartolina a Piazza S. Marco.
Giornalfoto restituisce i viaggi per mare sulla motonave Australia nel 1953 con le giovani in posa in costume da bagno.
Mentre nell’archivio comunale, una foto testimonia, non una vacanza, ma una visita istituzionale del sindaco Franzil, a Vienna, su invito del Borgomastro Franz Jonas, compiuta tra il 26 e il 28 maggio 1962.
E se vi siete persi le pillole precedenti