Il 10 giugno 1940, l’Italia entra in guerra.
Anche la seconda guerra mondiale è narrata dagli scatti fotografici. Oltre ai positivi che raccontano gli anni Quaranta a Trieste, la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte conserva il fondo USIS (United States Information Service), realizzato per propagandare gli ideali di vita americani, e donato dalla Sala di Lettura Americana alla città di Trieste in tre fasi diverse, tra il 1948 e il 1951.
Nel caleidoscopio fotografico si è ritenuto di estrapolare le immagini di bambini e adolescenti scattate in Italia, in Europa e in Oriente.
C’è chi nasce a Trieste in pieno conflitto come la piccola Marisa de Rota immortalata tra le braccia della madre Neva dal padre Adriano.
![Adriano de Rota Neva de Rota con la figlia Marisa 1944-45 F189853](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/1-1944-Neva-de-ROTA.jpg)
I ragazzi continuano a frequentare la scuola, ma le proposte educative risultano meno standardizzate, così al ginnasio Petrarca ci si cimenta in lavori di agricoltura nell’Orto Lapidario.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/F27592-R-1024x773.png)
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/F27592-V-1024x768.png)
Sono soprattutto gli scatti del Fondo USIS a restituirci i difficili frangenti indotti dal conflitto.
Il reporter e cameraman inglese Slim Hewitt descrive gli studenti di Bergen Belsen, a cui Irene Mandel, dopo la liberazione del campo, insegna a scrivere.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/3-cMSa_F_169114_R.jpg)
Le conseguenze della guerra compaiono nella foto che descrive i volti dei bambini napoletani, rimasti senza casa, dopo l’esplosione della Posta Centrale causata da una bomba a orologeria lasciata dai tedeschi prima della ritirata.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/4-F030557_R.png)
Come i bambini di Okinawa, in cerca di un rifugio. Qui il fotografo li perpetua mentre aiutano a trasportare i beni di famiglia dal loro villaggio al campo profughi americano. La foto è stata esposta anche in occasione della mostra “Peace is here! Fotografie di propaganda in Estremo Oriente nel fondo USIS della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte”.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/5-F224381_R-1024x868.png)
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/6-F042509_R-1024x860.png)
Il problema della denutrizione è costante anche nel dopoguerra. Quanto pesa un piccolo viennese? Ci si chiede nella foto che immortala un bambino austriaco sulla bilancia con la consapevolezza che anche dall’alimentazione dipende la salute.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/7-F169119_R.png)
Ci si preoccupa delle condizioni di salute anche a Capodistria, con la foto di gruppo del Consultorio del bambino sano dell’agosto 1940; mentre proviene dall’India quella dei medici che visitano un piccolo mentre, sullo sfondo, un guaritore con serpente sovrintende alla scena.
E possiamo immaginare lo stupore dei bambini siciliani che, sulla porta di casa, vedono sfilare le truppe canadesi ad Agira nel 1943.
![](https://fototecatrieste.it/wp-content/uploads/10-F042976_R-1024x827.png)
Ulteriori notizie sui fotografi sono disponibili nella sezione Fotografi in Fototeca.
E sulla mostra “Peace is here! Fotografie di propaganda in Estremo Oriente nel fondo USIS della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte” nella sezione Percorsi visivi.
E se vi siete persi le pillole precedenti potete recuperarle nella sezione “Pillole fotografiche”.