Cerca
Close this search box.

La rossa marea: racconto della prima guerra mondiale attraverso le immagini e i documenti del Comitato degli Irredenti di Bologna

Mercoledì 22 marzo, alle ore 17.00, si terrà l’ottavo appuntamento della serie di conferenze che si stanno tenendo nell’auditorium del Museo Revoltella con cadenza settimanale, finalizzate all’approfondimento di alcune tematiche e argomenti specifici delle diverse e ricche raccolte dei Civici Musei di Storia e Arte di Trieste .

La Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte conserva diversi fondi fotografici in cui la prima guerra mondiale è protagonista. Nella conferenza la responsabile, Claudia Colecchia parlerà del ricco archivio fotografico del Comitato degli Irredenti di Bologna donato dai fratelli Ugo e Silvio Quarantotto.

Ugo Quarantotto (1880-1951), avvocato triestino, dona una serie di positivi su carta, narrando il prima, il durante e il dopo dell’evento bellico. Il donatore è segretario del Comitato durante la prima guerra mondiale e socio fondatore, nel 1946, del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, nato su iniziativa di Giani Stuparich.

Il dono avviene in più tempi: nel 1922, l’avvocato dona i singoli ritratti che confermano la volontà di mitizzazione dei singoli eroi, tra gli scopi del Comitato degli Irredenti c’è, infatti, la raccolta e la conservazione della memoria dei volontari.

Ma solo dopo la morte di Ugo, il fratello Silvio (1884-1975), nel gennaio e nel marzo del 1957, consegna al Comune l’archivio del Comitato degli Irredenti di Bologna, vero e proprio excursus propagandistico teso a esaltare l’italianità di Trieste con le immagini che descrivono i fermenti pro Italia come: le manifestazioni in favore dell’Università italiana del 1901; le celebrazioni per l’anniversario della morte di Verdi del 1913; i positivi che raccontano l’entusiasmo della partenza dei volontari giuliani da Bologna del 1915; gli scatti privati dell’eroe di guerra Guido Zanetti immortalato con la madre crocerossina, sino a condividere la retorica della bella morte che trapela dalle immagini narranti i suoi funerali. Sarà proprio Guido Zanetti a descrivere, poco prima di morire, i giovani volontari come l’ondata impetuosa della rossa marea dei giovani figli d’Italia.

I positivi donati dalla figlia di Silvio Quarantotto, nel 1976, ci restituiscono, infine, le immagini della guerra sul Carso scattate dall’Ufficio fotografico artistico di Udine e i doppi esemplari di foto già consegnate.

Il racconto per immagini  si avvale anche della ricca documentazione presente negli archivi del Museo del Risorgimento e del Museo di Storia Patria, a testimonianza della notevole rete di relazioni  tra i patrimoni culturali.

Condividi