India. Due sguardi, un racconto

Le fotografie di Adriano Perini, conservate nella Fototeca dei Civici Musei
di Storia ed Arte, dialogano con le testimonianze di Sandro Antoniolli

Lunedì, martedì, venerdì, sabato e domenica, 10-17
24/10/2025 – 18/01/2026
Ingresso gratuito

Visto il gradimento del pubblico della mostra India. Due sguardi, un racconto. Le
fotografie di Adriano Perini, conservate nella Fototeca dei Civici Musei di Storia
ed Arte, dialogano con le testimonianze di Sandro Antoniolli, si annuncia la
proroga fino al 18 gennaio 2026.

Il prolungamento consentirà al pubblico, all’apice della stagione turistica, di
apprezzare il viaggio visivo nell’India contemporanea attraverso le fotografie di
Adriano Perini e Sandro Antoniolli. Due autori, due sensibilità, due modi distinti di
raccontare uno stesso luogo: l’India, colta tra spazio architettonico e vita quotidiana,
silenzi e rumori, assenza e presenza.le fotografie originali dell’Estremo Oriente
presenti nel Fondo USIS.

La mostra, curata da Claudia Colecchia, responsabile della Fototeca dei Civici Musei di
Storia ed Arte, in collaborazione con Francesca Avignone, conservatrice del Civico
Museo d’Arte Orientale, nell’ambito del Trieste Photo Days, costruisce un dialogo tra
visioni occidentali che si confrontano con l’alterità, offrendo al pubblico non solo un percorso per immagini, ma una riflessione sull’atto stesso del vedere, dell’approcciarsi e del rappresentare.

Nella prima sezione, il fotografo Adriano Perini, grande viaggiatore e già presidente
dell’associazione Photo-Imago, il cui l’archivio è oggi custodito presso la Fototeca dei
Civici Musei di Storia ed Arte, conduce l’osservatore in un’India composta da
architetture e atmosfere sospese, con una particolare attenzione al Rajasthan. Il suo
sguardo privilegia la forma, lo spazio costruito, l’equilibrio tra luce e struttura. La
presenza umana sempre discreta, spesso femminile, è raramente centrale: l’essere
umano è percepito come parte integrata del paesaggio, non suo protagonista. I
positivi originali, dal formato medio e dalla raffinata stampa chimica, riflettono un
approccio meditativo. Le immagini evocano un tempo dilatato, quasi metafisico, in
cui ogni elemento visivo sembra sospeso nell’attesa. Già esposte in Italia e all’estero,
questi scatti conservano intatta la loro forza evocativa.

In dialogo/contrasto, le fotografie di Sandro Antoniolli, vincitore della call promossa
da Stefano Ambroset, presidente dell’Associazione dotART, propongono un’India più
materica, relazionale e immersiva. I suoi scatti restituiscono la vitalità dei luoghi
vissuti: corpi, gesti, animali, mercati, e insieme le architetture come contesto
pulsante, attraversato e abitato.

La forza narrativa delle immagini è sostenuta da una prossimità empatica tra autore
e soggetto, visibile nello sguardo diretto, nel dettaglio delle mani, nell’attenzione ai
dettagli. La componente letteraria e culturale, sottotraccia, contribuisce a costruire
un racconto per immagini intimo e denso, che si muove tra documentazione e
interpretazione.

Quella tra Perini e Antoniolli non è di fatto una contrapposizione estetica, ma una
complementarietà: da una parte l’India come spazio da contemplare, dall’altra come
corpo da attraversare. Insieme, le loro opere offrono una rappresentazione
complessa, stratificata e autentica, che rifugge l’esotismo e restituisce l’alterità con
rispetto e profondità.

Il percorso espositivo invita il visitatore a entrare in dialogo con le immagini: a
leggere tra le pieghe del visibile, a lasciarsi interrogare dallo scambio silenzioso tra
chi guarda e chi è guardato.
Ogni fotografia e ogni testimonianza diventano occasioni per esplorare il modo in cui
percepiamo l’altro — non come figura distante, ma come presenza che abita il nostro
stesso orizzonte.

Info
museoarteorientale@comune.trieste.it
cmsafototeca@comune.trieste.it
tel. 040/3220736
tel. 040/6754039

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