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Scheda 3 – German Club and English Hatoba at Yokohama

German Club and English Hatoba at Yokohama
(German Club e il Molo inglese a Yokohama)

German Club and English Hatoba at Yokohama
German Club and English Hatoba at Yokohama

Viaggiata dal Giappone (Yokohama) all’Austria-Ungheria (Trieste) il 27 giugno 1900
Collotipia colorata a mano, dorso unito, 9×14,2 cm
Editore: Posta Giapponese
Fotografia: Adolfo Farsari (English Hatoba)
CMSA Fototeca, inv. F198817

Il recto della cartolina mostra due vignette con immagini di Yokohama, identificate da scritte in inglese.
La prima mostra l’edificio in stile occidentale costruito nel 1869 che ospitava il German Club,  circolo fondato nel 1863 e che contava soci soprattutto tedeschi ma anche di altre nazionalità. Il club era posto sulla Honmachi-Dori, la via principale del quartiere straniero, dove a poca distanza si trovavano anche il Consolato degli Stati Uniti e numerosi uffici statali come la Prefettura di Kanagawa e la Posta di Yokohama (il primo ufficio postale giapponese a trattare la posta internazionale).
Il club è stato fotografato diverse volte (http://oldphoto.lb.nagasaki-u.ac.jp/unive/target.php?id=102 e http://oldphoto.lb.nagasaki-u.ac.jp/unive/target.php?id=3163), la foto da cui è stata tratta l’immagine della cartolina dev’essere stata fatta in epoca tarda, poiché la veranda al secondo piano dell’edificio appare chiusa da vetrate, come in una foto attribuita a Adolfo Farsari  (http://sepia.lb.nagasaki-u.ac.jp/zoom/en/record.php?id=4461).
La seconda immagine raffigura uno scorcio dell’English Hatoba, il principale molo del porto di Yokohama, oggi Molo Osanbashi. Il molo, largo 19 metri e lungo ben 730 metri, venne costruito tra il 1889 e il 1894, per ampliare la vecchia banchina curva di pietra chiamata popolarmente Elephant’s Trunk (Proboscide di elefante) o Zonohana, costruita al tempo dell’apertura del porto (1859) e inadatta ad ospitare grandi navi che erano costrette ad ancorarsi al largo e i passeggeri a scendere e salire portati da chiatte. Il nuovo molo, in ferro, fu progettato dall’ingegnere inglese Henry Spencer Palmer (1838-1893), assunto nel 1888 dal Governo giapponese per sviluppare il porto e l’acquedotto di Yokohama; la costruzione fu affidata invece all’ingegnere giapponese Zentaro Mita, uno dei primi laureati in ingegneria usciti dall’Università di Tokyo. Il molo divenne ben presto un polo di attrazione:  vi arrivavano e partivano i turisti, si ricevevano, e si spedivano, da tutte le parti del mondo varie mercanzie, fervevano le attività attirando i curiosi. L’edificio in mattoni rossi che si vede nell’illustrazione era il Yokohama Customs Office Inspection Bureau, la dogana, costruito nel 1894 su progetto dell’architetto giapponese Yorinaka Tsumaki (1859-1916).
L’immagine è la riproduzione di una fotografia attribuita dall’Università di Nagasaki ad Adolfo Farsari (1841-1898) dal titolo Yokohama Custom (http://oldphoto.lb.nagasaki-u.ac.jp/unive/target.php?id=953). Lo studio di Farsari tra l’altro si trovava sul Bund, il lungomare, che distava solo “cento dodici passi dall’English Hatoba”, come spiegava la famosa guida Keeling del Giappone pubblicata dallo stesso Farsari (W. E. L. Keeling, Tourists’ Guide to Japan, Yokohama, Tokio, Hakone, Fujiyama, Kamakura, Yokoska, Kanozan, Narita, Nikko, Kioto, Osaka, etc., etc. together with Useful Hints, Glossary, Money, Distances, Roads, Festivals, etc., etc., Tokyo, Sargent Farsari & Co., 1880). La fotografia tuttavia è da attribuirsi all’atelier di Farsari poiché quest’ultimo aveva lasciato definitivamente il Giappone nel 1890, ben prima della costruzione dell’edificio della dogana.

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