Mercoledì 4 e 11 maggio, alle ore 17.30, presso la Sala Bobi Bazlen, al piano terra di Palazzo Gopcevich, (via Rossini, 4), la Fototeca propone due incontri di approfondimento sui fondi della prima guerra mondiale.
In collaborazione con la Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del “Progetto 500 giovani per la cultura”, Sara Bini e Silvia Grion ci parleranno dei fondi della prima guerra mondiale riordinati e catalogati.
La Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte conserva diversi fondi fotografici di cui la prima guerra mondiale è protagonista. I fondi rivelano un grande interesse perché raccontano la Storia su entrambi i fronti: se 50.000 triestini furono richiamati alle armi dall’Impero asburgico, poche migliaia combatterono nelle fila italiane. Nonostante le proporzioni, la consistenza delle fotografie degli irredenti è maggiore rispetto a quella dei combattenti del versante asburgico, perché i doni pervenuti e gli acquisti effettuati, dopo il 1918, in un clima di propaganda postbellica, costituirono un’ulteriore testimonianza dell’italianità di Trieste. In collaborazione con la Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito del “Progetto 500 giovani per la cultura”, promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è in corso una proficua attività di studio, riordino, catalogazione e digitalizzazione dei predetti fondi fotografici.
Il progetto, curato con l’aiuto di Sara Bini e Silvia Grion, e coordinato dalla responsabile della Fototeca Claudia Colecchia, prevede il riordino dei fondi e la loro catalogazione per la riconduzione a un unicum, a dispetto dello smembramento sedimentatosi nel tempo, mediante lo studio degli strumenti di corredo (inventari, archivio storico dei donatori, elenchi di versamento e dei sistemi identificativi presenti sulle unità, ossia le segnature manoscritte o riportate su eventuali cartellini, nonché la lettura di alcuni saggi bibliografici e giornali pertinenti).
La Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, nel merito, propone un’occasione di condivisione dello stato di realizzazione del progetto, utile per riflettere sulle testimonianze visive del passato, attraverso gli incontri del 4 e 11 maggio p.v., in cui Sara Bini e Silvia Grion illustreranno una selezione di immagini della guerra combattuta sui due fronti, immagini estratte dai fondi fotografici riordinati. I fondi comprendono reportage fotografici prodotti da professionisti dell’esercito austro-ungarico e di altri enti istituzionali: interessante cogliere come l’immagine fotografica venga risemantizzata dagli organi governativi per costruire un diffuso consenso politico.
Al tempo stesso, grazie alla diffusione di apparecchiature fotografiche più maneggevoli, si diffonde la figura del soldato fotografo dilettante: fotografie amatoriali. Sia nelle foto istituzionali, che in quelle amatoriali, emerge una guerra descritta attraverso i ritratti, le visite ufficiali, il contributo delle crocerossine, i luoghi degli accadimenti bellici, una narrazione che racconta il prima e il dopo, solo talvolta il durante ovvero la guerra guerreggiata e le sue ferocie. Sono infatti rare le rappresentazioni violente: la censura nasconde le scene che possano turbare chi resta a casa.
Alcune delle immagini raccontate sono attualmente visibili, in originale, all’interno della Mostra “14-18 Due fronti una città” presso il Salone degli Incanti di Trieste, aperta sino al 19 giugno 2016.
- Mercoledì 4 maggio, ore 17.30, Sala Bobi Bazlen
Sara Bini: La Grande Guerra attraverso i volti dei volontari giuliani - Mercoledì 11 maggio, ore 17.30, Sala Bobi Bazlen
Silvia Grion: “Coraggio che si spera in breve serà la fine”
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