Otto Schoefft nasce, in una famiglia di pittori, a Pest nel 1833 anche se il nonno è originario di un paese della Sassonia orientale, Doberschau. Dopo avere studiato all’Accademia di Belle Arti di Monaco si trasferisce a Venezia, tra il 1857 e il 1858, presso il fratello Augusto, di professione pittore. Nella città lagunare incontra Carlo Naya che lo introduce alla fotografia e con cui collaborerà tra il 1858 e il 1865 circa. Trasferitosi in Egitto, inizia a lavorare con il fotografo viennese A. Schier conosciuto probabilmente a Vienna nel 1865. Negli anni Settanta appaiono le serie dedicate all’Italia Pittoresca e al Cairo Pittoresco pubblicate sotto il nome congiunto di Naya e Schoefft. In questo periodo, Otto viaggia molto tra Vienna e l’Egitto collaborando sia con Naya che con Schier. La produzione di carte de visite per occidentali, locali o turisti è molto estesa. Schier & Schoefft lavorano ad Alessandria prima in rue de l’Eglise nel 1867 e poi in rue de la Mosquée nel 1868. Non sono pervenute foto dell’inaugurazione del Canale di Suez ma esistono alcuni positivi dell’imperatore Francesco Giuseppe al Cairo. Dal 1872 Schier & Schoefft si associano con Cesare Bernieri. Tra il 1867 e il 1871, ai fotografi è conferito il titolo di Photographes de S.A. le Prince Héréditaire Le Muchir Méhémet Tewfik Pacha, nel 1869 sono insigniti della croce al merito dall’Imperatore asburgico. Nel 1873, lo studio riceve il titolo di fotografi di corte del vicerè d’Egitto (Ismail Pasha, 1867-1879). Il sodalizio con Schier si conclude nella prima metà degli anni Settanta. Schoefft è attivo a Vienna, nel 1872, in Kartnerstrasse 11 e Karthnerring 11. Nel 1873 partecipa all’Esposizione di Vienna che si tiene dal primo Maggio al primo Novembre 1873 intitolata Egyptische Genrebilder e riceve una menzione. Dal 1875 rientra in Egitto e collabora con Naya. Dal 1880 si trasferisce definitivamente al Cairo presso il Jardin Rossetti dove lavorerà fino alla metà degli anni Novanta. Nella guida Baedeker si menziona il suo negozio dove è possibile trovare scene di genere. Muore al Cairo nel 1900, probabilmente a causa di problemi polmonari.
L’unico positivo presente in Fototeca, la cui attribuzione è certa, è la carte de visite dell’Album 6 del fondo Pepeu donato nel 2016.