Il fotografo dilettante, dopo aver frequentato la Civica Scuola Reale Superiore di Trieste, diventa ingegnere civico presso l’Ufficio tecnico comunale. Si sposa con Bianca Costantini da cui non ha figli. È un raffinato collezionista: nel 1905 l’Archeografo segnala la sua raccolta di 2764 pezzi suddivisi in monete romane consolari ed imperiali, monete italiane, specialmente venete, medaglie triestine, piombi pontifici e veneti.
Nel 1902 dona alla Società numismatica italiana 195 monete d’argento e 101 di rame, divenendone socio benemerito.
La collezione viene venduta in due sedute d’asta a Milano: la sezione di monete romane e bizantine il 9 dicembre 1929, quella di monete di zecche italiane l’11 dicembre 1929. Due volumi, editi da Baranowsky per l’occasione, descrivono la preziosa collezione.
Il 7 giugno 1927, l’ingegnere dona al Comune di Trieste 15 fotografie negative e positive di Trieste antica.