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Edmund Lichtenstern [1840-1895]

Nato a Budapest il 4 settembre 1840, è fotografo e pittore attivo a Trieste e a Vienna. Nella capitale asburgica lavora presso vari indirizzi tra i più noti quello di Iagerzeile 8. Si trasferisce a Trieste nel 1863: il Corriere israelitico annuncia l’apertura del Salone fotografico Lichtenstern in Contrada del Corso n. 9.  Il magistrato civico gli rilascia la licenza il 20 novembre 1863. Sul giornale La Baba pubblica un’inserzione il 9 marzo 1864 in cui avvisa che il primo marzo ha aperto un salone fotografico “ove si eseguiscono ritratti a perfezione in qualunque ora e momento e con qualsivoglia tempo dal fotografo”. Il fotografo, nonostante la giovane età, è noto e molto apprezzato sia a Vienna che a Trieste. Arturo Stork sostiene che, quando la deputazione messicana arriva a Miramare, il 10 aprile 1864, l’arciduca Massimiliano chiama il fotografo Lichtenstern a fotografare la scena che più tardi il pittore Fiedler avrebbe dipinto.

Nel 1865 Lichtenstern pubblicizza su Il diavoletto il nuovo metodo applicato “con cui le immagini fotografiche riescono più belle e più delicate che finora” ma non resterà a Trieste per sempre: torna a Vienna nel 1870 in uno studio collocato di fronte al Prater, attrezzato con una veranda in vetro (il Glassalon citato sul verso dei suoi positivi dove si firma acad. Maler). Noti sono i suoi ritratti miniati dipinti a regola d’arte. Già dal 1867 si era messo in società con Wilhelm Kundegraber ma nel 1874 ritorna ad essere unico proprietario e pubblicizza la sua attività sul Wiener Leben mettendo in risalto la professione di fotografo e tra parentesi quella di pittore accademico.  Dal 1886 al 1895 si dedica anche al commercio di articoli fotografici Lichtenstern & Ostersetzer. In Fototeca sono conservati diversi positivi tra cui la carte de visite dell’ottico Giacomo Weiss, attivo a Trieste tra il 1854 e il 1904. Il bene fotografico è stato donato da Roberto Zuculin, fondatore del Circolo Fotografico Triestino, nel 1933.

Edmund Lichtenstern, Giacomo Weiss, 1864-1870, F19431, dono Zuculin

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