Damaso D’Elia, il più giovane di otto fratelli, si laurea a Padova il 10 Agosto 1853 presso la Facoltà di Medicina Chirurgia e Farmacia. Farmacista presso l’Ospedale Civico di Capodistria tra il 1866 e il 1869, rileva la farmacia di Aquileia nel 1870 da Vincenzo Zandonati. Il chimico farmacista, come si definisce sui positivi, è un appassionato fotografo in possesso di un’autorizzazione governativa che gli garantisce l’esclusivo diritto, a cicli triennali, di fotografare i reperti ed i locali dei musei. Consigliere e vicepresidente del Consiglio scolastico locale, fa anche parte del Curatorio creato nel 1873 dal Comune per fondare il Museo patrio della città d’Aquileja. Nel 1896 il suo primogenito Romano, mentre sta facendo pratica in farmacia, viene aggredito e ucciso da alcuni malviventi.
Damaso D’Elia, Testa romana in marmo del Museo d’Aquileia, ante 1897, F17261