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Arnaldo Polacco [1876-1960]

Arnaldo Polacco nasce a Fiume il 13 maggio 1876. Dopo aver frequentato il Regio Ungarico Ginnasio Superiore di Stato di Fiume, prosegue gli studi a Roma dove, nel 1897, si laurea con il massimo dei voti in Lettere alla Regia Università. Nel 1899 Polacco trasferisce la residenza a Trieste e viene nominato professore effettivo di lingua e letteratura italiana al Ginnasio comunale Dante. Tra i suoi allievi ci saranno Guido Zanetti e Scipio Slataper. Nell’anno scolastico 1910-11 è trasferito al Liceo femminile Carducci dove insegna svariate materie: propedeutica, logica, greco, italiano e matematica. Dal 1917 insegnerà al Ginnasio-Liceo Francesco Petrarca italiano, latino, greco, propedeutica filosofica, storia dell’arte.

Appassionato di fotografia, dirige l’Istituto fotografico triestino dove tiene delle lezioni. Probabilmente è uno dei fondatori dello studio fotografico, attivo in via Dante-S.Antonio 1, insieme a Giuseppe Furlani. Alle lezioni partecipa anche il goriziano Ugo Pellis che definirà Arnaldo Polacco mio maestro e direttore artistico.

È un relatore apprezzato della Società di Minerva (di cui sarà segretario dal 1905) e dell’Università popolare. In queste occasioni, si avvale spesso della fotografia come strumento didattico: nel 1905, presso la palestra della Società Ginnastica, propone per l’Università popolare una conferenza sull’Orlando furioso in cui, come informa L’Indipendente, utilizza disegni del Dorè e fotografie di luoghi e cose e di altri quadri di vari autori che, abbisognano per essere distinte nei minuti particolari, di un’attenta osservazione, che sarà bene aiutare con cannocchiale. 

Consapevole del valore storico dello strumento fotografico, esorta su La Nazione del 5 novembre 1981 i dilettanti fotografi che in queste giornate della nostra liberazione dall’umiliante padronanza straniera, avessero raccolte fotografie di qualche importanza, faranno bene a mandarle al prof. Polacco (S. Antonio 1) per la loro pubblicazione nei periodici illustrati della Penisola.

Nel 1931 Polacco brevetta un obiettivo fotografico a lenti cilindriche che nella resa dell’immagine tiene conto delle condizioni fisiologiche dell’occhio umano. E come avrà modo di scrivere, nel 1935, a Federico Kiesow come avviene che un argomento tira l’altro: dalla ricerca di un obiettivo che rendesse naturalmente le profondità come l’occhio le vede son venuto a occuparmi della resa delle profondità e quindi alla steroscopia. Infatti pubblica alcuni studi sugli obiettivi non corretti in rapporto alla visione oculare.

Il 26 novembre 1919 dona alla Fototeca 4 fotografie montate su cartoncino sagomato con firma manoscritta dell’autore che illustrano l’arrivo delle navi italiane a Trieste il 3 novembre 1918.

A. Polacco, Arrivo delle navi italiane, 3.11.1918, F2959
A. Polacco, Arrivo delle navi italiane, 3.11.1918, F2959

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