a cura di Sara Bini
Il fondo fotografico è stato donato dal figlio di Francesco Pepeu, Giancarlo Pepeu, in due momenti diversi, il 23/4/2012 e il 23/11/2013.
Francesco Pepeu, nato a Trieste l’8 febbraio 1887, si laurea in medicina e chirurgia a Vienna nel dicembre 1910. Presta il servizio militare di leva nell’esercito austro-ungarico per 12 mesi negli anni 1911-1912 a Pola, Graz e Klagenfurt. Si congeda con il grado di sottotenente medico. Nell’agosto 1914 allo scoppio della prima guerra mondiale è richiamato e assegnato al K.k. Landwehrinfanterieregiment Pola Nr. 5 di stanza a Pola. E’ inviato nei Carpazi nel dicembre 1914 come medico di battaglione. Dopo alcuni mesi trascorsi in prima linea gli viene conferita una decorazione al valor militare. Quindi viene trasferito in un ospedale delle retrovie per la cura del vaiolo e del tifo esantematico, data la sua specializzazione in igiene e malattie infettive. Ottiene una seconda decorazione al valor militare. Ritorna al reggimento come capo medico con il grado di tenente e prende parte all’offensiva di Gorlice che porta le truppe austro-ungariche, attraverso la Galizia e la Bucovina, sino alla frontiera russa sul fiume Dnieper. Nell’esate del 1916, durante una controffensiva russa che distrugge il suo reggimento, viene ferito all’addome. La pallottola di fucile non penetra nella cavità addominale, rallentata da un portamonete. Ricoverato in ospedale, prima a Ungvar, poi a Vienna, dopo la guarigione gli viene affidata la funzione di medico del deposito di un reggimento a Judenburg in Stiria dove rimane per 13 mesi. Viene sottoposto ad un’inchiesta per sentimenti anti-austriaci e accusato di congedare troppi soldati feriti o malati. Assolto dalla commissione d’inchiesta per un solo voto, nell’autunno del 1917 chiede di tornare al suo reggimento originario, Pola Nr. 5, che faceva allora parte delle forze di occupazione della Romania. La domanda viene accolta e gli viene affidata la direzione del laboratorio batteriologico e di profilassi delle malattie infettive nel distretto di Rimnicu-Sarat (K.u.k. Bakteriologisches Feldlaboratorium No. 98). Rimane in Romania sino alla fine della guerra e al conseguente dissolvimento dell’esercito austro-ungarico. Ritorna fortunosamente in Italia nel dicembre 1918.
L’Archivio consta di 59 stampe positive. Il materiale fotografico documenta gli spostamenti dell’ufficiale medico Francesco Pepeu, appartenente al K. k. Landwehrinfanterieregiment Pola nr. 5, nei vari fronti orientali durante la prima guerra mondiale.