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Dietro le quinte di Palazzo Gopcevich.

Pietro Opiglia Demolizioni in Cittavecchia e ritrovamento delle anfore Trieste, 1.12.1939 F025648
Pietro Opiglia Demolizioni in Cittavecchia e ritrovamento delle anfore Trieste, 1.12.1939 F025648
Tra i tesori della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

Archeologia in città. La scoperta e lo scavo del teatro romano in epoca fascista attraverso gli scatti inediti conservati presso la Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte

Mercoledì 27 marzo, alle 16.30, nella sala Bazlen di palazzo Gopcevich, in via Rossini 4, a Trieste, Alessandra Didonè, archeologa dell’Università di Padova, presenta i risultati dello studio sulle fotografie del teatro romano di Trieste conservate in Fototeca, condotto nell’ambito dell’assegno di ricerca bandito dall’Università di Udine dal tema “Il teatro romano di Trieste e lo sventramento fascista di Cittavecchia (1937-1938). Studio archeologico e topografico sulla base di nuova documentazione inedita”. Introduce il prof. Ludovico Rebaudo (Università degli Studi di Udine).

Durante l’incontro verrà presentato il nucleo di fotografie relativo agli scavi condotti per lo svelamento del monumento in epoca fascista. Gli scatti ritraggono la zona del teatro ancora ingombra di case, prima delle demolizioni avviate nel 1934 e condotte in maniera massiva tra il 1937 e il 1938, e le diverse fasi del cantiere archeologico. Il nucleo di foto più consistente, circa quaranta scatti in tutto, mostra lo scavo del monumento, dai primi saggi esplorativi condotti dalla Soprintendenza alle opere di antichità e d’arte di Trieste a giugno del 1937, allo sterro vero e proprio dell’area realizzato tra ottobre del 1937 e aprile del 1938. Direttore dello scavo fu l’archeologo triestino Vittorio Macchioro, supervisore il soprintendente Bruno Molajoli.

Fino ad ora lo scavo del monumento era noto principalmente dalle notizie contenute nella stampa locale, che ne documentò lo svelamento con toni enfatici e titoli entusiastici, nel chiaro intento politico di rimarcare, mediante la presenza del teatro, la romanità di Trieste. Dettagliati e meticolosi resoconti delle giornate di scavo si leggono ne «Il Piccolo», mentre comunicazioni di carattere generale sullo sviluppo del cantiere e sulle scoperte archeologiche sono diffusamente presenti nella «Rivista mensile della città di Trieste».

In tale panorama, particolarmente ricco di dettagliate notizie scritte, le fotografie conservate in Fototeca, fino ad oggi per lo più sconosciute al grande pubblico, offrono la straordinaria possibilità di vedere quanto narrato dalla cronaca locale: ritraggono passo passo la messa in luce del monumento, mostrando l’emergere dapprima della cavea, con i muri radiali ancora ottimamente conservati, e successivamente dell’orchestra e del frontescena, e i principali rinvenimenti, frammenti di iscrizioni e un ricco corredo di statue.

Documentano infine il monumento svelato, ripulito dalla terra, e la sua “consegna” ideologica alla cittadinanza, che come da programma avvenne il 21 aprile 1938, giorno dei natali di Roma e della festa fascista del lavoro, nonché la visita di Mussolini, giunto a Trieste il 18 settembre 1938, che lo incluse nel suo fitto programma del soggiorno triestino.

La presentazione fa parte degli eventi collaterali della mostra Dietro le quinte di Palazzo Gopcevich. Tra i tesori della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte curata da Claudia Colecchia, che propone, fino al 7 aprile, una selezione di duecento fotografie, perlopiù originali e in taluni casi inedite, album, macchine fotografiche, ed è aperta al pubblico, a ingresso libero, tutti giorni da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 17.00 (chiuso il lunedì).

Info

fototeca.trieste.it

cmsafototeca@comune.trieste.it

tel. 040/6754039

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