Francesco Faraci si è avvicinato alla fotografia dopo gli studi in Sociologia e Antropologia. Ha pubblicato vari reportage nei giornali italiani, francesi ed inglesi sui temi della mafia e dei flussi migratori. Ha stampato nel 2016 il suo primo libro Malacarne Kids come first, a cura di Benedetta Donato, edito da Crowdbooks, un viaggio di tre anni dentro le estreme periferie della città viste attraverso i bambini. Recentemente Jovanotti ha inserito nel cofanetto Oh live, dieci fotografie scattate dal giovane siciliano durante l’ultimo tour. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti anche internazionali.
Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Erodoto108) e ha preso parte a conferenze e seminari sulla realtà delle periferie della sua città. È anche videomaker e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d’origine.
Ha esposto, al Museo Sartorio, una selezione degli scatti del progetto Atlante Umano Siciliano a Trieste nel 2018, nell’ambito del Festival Trieste Photo Days. L’esposizione è stata curata dalla dott.ssa Claudia Colecchia in collaborazione con la dott.ssa Lorenza Resciniti, conservatore del Museo Sartorio, con la supervisione della dott.ssa Laura Carlini Fanfogna, direttrice dei Civici musei triestini.
Nel 2020 il suo ultimo progetto Atlante Umano Siciliano è stato pubblicato dall’editore Emuse.