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Giuseppe Franceschinis [1852-1918]

Nasce a Cividale del Friuli da Sebastiano e Margherita Querini il 12 febbraio 1852.

Nel 1887 è direttore dello stabilimento fotografico di E. Sambo ma, probabilmente nel 1888, si trasferisce a lavorare con Antonio Eram di cui rileva l’anno successivo l’atelier in Corso 35.  Comunica con un’inserzione sui giornali il subentro a partire dal primo giugno 1889. Pubblica periodicamente avvisi pubblicitari nei quotidiani L’Indipendente e Il Piccolo. Già un anno dopo l’apertura del negozio acquista fama d’artista valente e coscienzioso, esponendo le fotografie su tableau in Corso, sulla facciata di palazzo Hirschel. Sono lavori molto apprezzati e lodati dai giornali locali per la rassomiglianza ed esecuzione accurata.  Reso famoso dalle belle fotografie riprodotte nel volume Marine Istriane di Caprini e in quello dedicato alle Pianure friulane, si specializza in ritratti di qualsiasi grandezza, riproduzioni ingrandimenti, gruppi, equipaggi, cavalli e qualunque altro lavoro con tutta perfezione, esattezza e sollecitudine. Le sue foto sono messe in mostra anche in negozi diversi dal suo: quando muore Giorgio Benussi un suo ritratto è esposto nella vetrina del floricultore Maron. Un ingrandimento splendido specialmente per il risalto dei singoli dettagli di modellazione onde l’immagine dolce e soave dell’estinto si presenta nella sua vera e viva espressione. Il ritratto è da tutti ammiratissimo

Si trasferisce quindi in Piazza Goldoni dal 24 agosto del 1904 con entrata in via Silvio Pellico n. 1 sino al 1914. La Guida scematica del 1904 spiega che: Lo studio fotografico G. Franceschinis col giorno 24 agosto si è trasferito nella nuova palazzina in Piazza Goldoni (ingresso via Silvio Pellico 1). In tale occasione lo studio fotografico si è provveduto di tutto quanto è indispensabile per raggiungere la massima perfezione nel campo fotografico. Ottemperando ai desiderii della mia spettabile clientela di annettere allo studio una sezione speciale per gli ingrandimenti in pastello, in acquerello, ad olio, chiaro-scuro e platinotipia ho assunto quale socio il sig. Ettore Leoni pittore accademico e specialista in questo genere il quale dirigerà personalmente tale sezione. Dal 1914 al 1915 risiede in via Risorta, 1.

Franceschinis è il marito di una sorellastra di Guglielmo Oberdan, Adele Ferencich (1867-1937). Il fotografo romano Della Valle immortala verso la fine del 1878 Guglielmo Oberdan che, dopo aver disertato, studia a Roma alla facoltà di Fisica. Una foto importante perché Oberdan stesso dirà che è copia della mia ispida fisionomia. Dopo la sua morte, furono fatte della stessa diverse riproduzioni da vari studi fotografici tra cui Sebastianutti e Benque e Franceschinis.

Uno dei tre figli, Nino, collaborerà alla direzione dello stabilimento paterno fino al 1915, anno in cui sarà internato dagli austriaci, a Katzenau, fino al 1918. Il giovane morirà attorno al 1921.

Giuseppe Franceschinis si trasferirà a Roma dopo il 1915 dove il figlio Livio  (1895-1962) lavora presso le Assicurazioni Generali. Il fotografo morirà il 26 dicembre 1918.

Giuseppe Franceschinis, Isolato compreso fra il Corso, via Santa Caterina, Piazza Nuova e via Sant'Antonio sulla cui area sorgerà il palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà, 1910, F001229
Giuseppe Franceschinis, Isolato compreso fra il Corso, via Santa Caterina, Piazza Nuova e via Sant'Antonio sulla cui area sorgerà il palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà, 1910, F001229

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