Alessandro Duroni nasce a Canzo ed è attivo a Milano. L’Enciclopedia Treccani riporta che il tecnico, scienziato, fabbricante e commerciante, ottimo fotografo ha modo di assistere agli esperimenti di Daguerre a Parigi nel 1839. Nel 1833 apre un negozio di chincaglieria e ottica con Giovanni Avignone nella Galleria De Cristoforis. È il primo ad importare a Milano, nel novembre 1839, l’apparecchio di Daguerre. Non si tratta di un caso perché alcuni membri di famiglia avevano aperto, nella capitale francese, una florida attività commerciale di ottica e strumenti di Fisica in società con i Molteni, parenti originari di Canzo; questi nel 1839, furono incaricati da Alphonse William Molyneux Giroux di costruire a livello semi industriale le prime macchine dagherrotipiche destinate al commercio nazionale e internazionale.
Qui inizia a fare vedute della città che danno il primo risultato con una “buona riproduzione dagherrotipica della parte superiore del duomo” ripresa da una terrazza di contrada Rastrelli, che meraviglia per la sua nitidezza. Affianca al suo negozio di ottica – con deposito di strumenti e apparecchi di fisica, matematica, ottica e chimica – anche uno stabilimento di “dagherrotipia, con apposito locale per eseguire ritratti” dove “vende anche macchine ed oggetti”. Nel 1857 è premiato con medaglia d’argento all’Esposizione dell’industria lombarda, si aggiudica il premio per il suo stabilimento fotografico trasferito in quell’anno in corso Francesco 593, il primo a Milano perfettamente attrezzato per i ritratti come ricorda nella sua Relazione ai premi Cesare Cantù. Fotografa i più importanti personaggi della società italiana: principi, politici, militari. I ritratti di Garibaldi, Mazzini, D’Azeglio, Cavour, da lui eseguiti, vengono venduti per raccogliere i fondi per la Spedizione dei Mille. La somma ricavata sarà consegnata da Duroni stesso a Garibaldi, che gli manifesterà la sua riconoscenza con una lettera da Caprera dell’agosto 1861.
Dagli inizi degli anni Sessanta viene costituita una società in nome collettivo con l’atelier parigino di Rue de Vivienne n. 12: sul retro delle carte de visite appare la dicitura “Duroni & Murer”.
Nel 1861 partecipa all’Esposizione dell’industria lombarda a Milano dove vince la medaglia d’oro per “perfezionamenti fotografici”, a quella nazionale di Firenze, dove e’ l’unico lombardo in concorso e ottiene una medaglia per un ritratto di S.M. Il re d’Italia, a figura intera e grandezza naturale e altre fotografie.
Nell’ultimo decennio della sua vita si fregia del titolo di fotografo di S.M. Il re lo nomina Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Fonda nel 1860 la prima officina nazionale per la costruzione degli strumenti di precisione, l’Istituto Tecnomasio italiano. Nel 1866 cede il suo stabilimento fotografico a Icilio Calzolari. Agli inizi del 1868, i figli Antonio e Pietro subentrano nella conduzione del negozio di ottica in Corso Vittorio Emanuele II.
Alessandro Duroni – Napoleone III – F20727