Commerciante, appassionato di fotografia, partecipa ai concorsi di fotografia dove emerge per il buon gusto nella scelta dei soggetti e non comune perizia. Nell’ambito dell’Esposizione regionale dei dilettanti di fotografia a vantaggio della Lega Nazionale, del 1905, si evidenziano, in un articolo pubblicato ne L’Indipendente, le opere del bravissimo dilettante Arturo Benussi. La guida all’Esposizione segnala: Si rimane incantati davanti ai lavori di Arturo Benussi che fa delle assunzioni al lume della luna e delle stelle o alla fiamma di una lampada a petrolio con soggetti che si prestano ad una assoluta immobilità per alcuni minuti. All’Esposizione fotografica internazionale di Trento del 1905 della cui giuria fa parte il cav. Alinari di Firenze, il sig. Paoletti di Venezia e il cav. Gatti Casazza di Milano, ottiene la gran medaglia d’oro tra i dilettanti grazie alle sue ricerche originali degli effetti di controluce con le assunzioni “Corso di notte”, “Dopo il temporale”, “Al bigliardo”.
Partecipa alla Mostra d’arte in Pisino del 28 marzo 1907 e nella sezione fotografica dilettanti alla prima esposizione provinciale istriana tenutasi a Capodistria nel 1910, esponendo quattro fotografie: “Dal quarto piano”, “Processione”, “Riflessi”, “Piranesi”.
Produce interessanti stereoscopiche su vetro in gran parte a colori che raccontano momenti della vita famigliare, Trieste, il Friuli, Venezia, Lubiana, la Dalmazia e la Bosnia.
La Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte riceve in dono, nel 1957, dal figlio Benno, una stereoscopia su vetro di Arturo riguardante Miramare. Le stereoscopiche appartenute alla famiglia sono state esposte nella mostra Da Trieste alla luna in stereo 3D realizzata a Palazzo Gopcevich nel 2017.