#iorestoacasa ma…
Voglia di cinema? Ecco una carrellata di sale gremite!
I fotografi documentano la frequentazione dei triestini, rendendo omaggio a quella moltitudine di luoghi a cui oggi non possiamo accedere o, peggio, che non esistono più, catturando le emozioni, i volti, i cappellini, l’abbigliamento del pubblico.
Daniel Pennac sostiene che i fotografi fotografano per non dimenticare, per non smettere di guardare e allora…sbirciamo le espressioni divertite dei bimbi nei cinema estivi all’aperto, come descritte da Adriano de Rota nei primissimi anni Cinquanta; l’entusiasmo all’inaugurazione del Festival dei ragazzi del 1953, documentata da Giornalfoto, che non tralascia anche la folla più seriosa alla proiezione dei documentari americani USIS del 1955.
Restiamo senza fiato nel vedere l’ampia platea del cinema Fenice del 1954, immortalata da Adriano de Rota; guardiamo con stupore il pubblico con occhiali 3D al Cinema Nazionale nel 1953; la folla che, nel 1960, accorre per vedere la scena della doccia di “Psyco” di Alfred Hitchcock al Cinema Excelsior; quella, descritta da Ugo Borsatti, che si precipita per assistere all’anteprima del film “Senilità” con Claudia Cardinale, nel 1962.
La scorsa estate era stata inaugurata la mostra “Cinema in posa negli scatti della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte”.
Ve la siete persa? Oltre al catalogo in vendita presso i Musei civici, la libreria Minerva e la libreria del Caffè San Marco, sono disponibili altre notizie e interviste nella sezione “Il Cinema in posa”.