Sono trascorsi vent’anni dalla morte di Vittorio Gassman, nato a Genova il primo settembre 1922 e morto il 29 giugno 2000, a Roma. La Fototeca rende omaggio all’istrione, sempre impegnato tra teatro e set, con alcune foto scattate a Trieste e Venzone.
Nell’aprile 1953 Gassman trascorre alcuni giorni a Trieste. Con la Compagnia del Teatro d’Arte diretta insieme al regista Luigi Squarzina per diffondere il repertorio classico e italiano contemporaneo, recita l’Amleto di Shakespeare, Tieste di Seneca e Tre quarti di luna di Squarzina al Teatro Verdi. Il mattatore concede anche a una lezione di dizione presso il Circolo della Cultura e delle Arti e firma autografi alla Libreria Cappelli sui volumi della nuova edizione dell’Amleto edita da Cappelli. Per la prima volta viene proposto al pubblico italiano la versione completa della tragedia inglese. Nella premessa alle note alla regia presenti nel volume, Gassman e Squarzina sostengono che “lo scopo era restituire alla tragedia la sua integrità; rotto un uso secolare di mutilazioni o di divulgazioni malintese, il teatro doveva apparire non soltanto nella sua vastità, ma nel suo linguaggio, nel suo ambiente naturale, nel suo ritmo, nella sua struttura affinché il personaggio, svincolato da luoghi comuni romantici e post romantici, potesse ritrovare la sua coerente funzione di specchio di un’età in crisi”.
Come ci racconta la cronaca del Giornale di Trieste di quei giorni ”si tratta di un Amleto disadorno di qualsiasi gesto teatrale, scarnito d’ogni eloquenza, privo di effusioni liriche, modellato con linee semplici con intonazioni discorsive, interiormente raccolto e intenso nei monologhi, esasperato nell’invettiva, allucinato nel pensiero della vendetta, sottilmente accorto nella simulazione della pazzia, concentrato nella fissità speculativa del pensiero…”.
Il giornale definisce la recitazione dell’attore quanto mai armoniosa, fortemente ritmata negli episodi concitati psicologicamente esplorata in quelli sostenuti dal sentimento. Gassman è oramai un attore definitivamente affermato.
E i nostri fotografi lo immortalano e ci aiutano a non dimenticarlo. Adriano de Rota, fotografo ufficiale del Teatro Verdi, è ammesso alle prove e ritrae il giovane Gassman nella veste di Amleto mentre Giornalfoto perpetua la lezione di dizione e gli autografi in libreria.
Nel 1959, Gassman è fotografato sul set di Venzone dove Mario Monicelli gira il film La Grande Guerra. Giornalfoto ruba il momento dell’attesa mentre l’istrione tenta di sconfiggere la noia fumando una sigaretta. Il film, premiato a Venezia con il Leone d’oro ex aequo con Il generale Della Rovere di De Sica, è un ironico affresco della vita di un gruppo di commilitoni durante il primo conflitto mondiale. Gassman e Sordi vinceranno per questa interpretazione il premio David di Donatello.
La scorsa estate era stata inaugurata la mostra “Cinema in posa negli scatti della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte” in cui la foto è stata esposta.
Ve la siete persa? Oltre al catalogo in vendita presso i Musei civici, la libreria Minerva e la libreria del Caffè San Marco, sono disponibili altre notizie e interviste nella sezione dei Percorsi visivi “Il Cinema in posa”.